domenica 23 agosto 2015

pc 23 agosto - APPELLO DELLE DONNE CURDE IN EUROPA SULL'ESECUZIONE DI EKIN VAN, COMBATTENTE DELLE YJA STAR - SOSTEGNO DEL MFPR: CONTRO LO STATO FASCISTA TURCO E L'IMPERIALISMO, GUERRA DI POPOLO

Appello delle donne curde

La mentalità patriarcale e la complicità fra AKP e daesh è il segno più atroce del femminicidio.

Il movimento delle donne curde in Europa TJKE e la rappresentanza internazionale del movimento delle donne curde, l’ ufficio delle donne curde per la pace CENI, la fondazione internazionale delle donne libere, la casa delle donne Utamara, la fondazione Roj women, la fondazione Helin, e tutte le assemblee popolari delle donne curde in Europa condanniamo fermamente l’esecuzione di Kevser Elturk (Ekin Van), combattente delle YJA STAR torturata e uccisa dai militari turchi ed esposta nuda in modo disumano nel centro della città di Varto nel Kurdistan turco. L’onta e il disonore di questo gesto resterà scritto nella storia.
Nel nome del regno del sultanato la mentalità dell’AKP rigetta l’umanità sulla via della morte, continuando a percorrere la via della guerra, con il solo scopo di demoralizzare la resistenza delle donne curde.  Keveser Elturkè il simbolo della resistenza delle donne curde. Come donne curde e del mondo chiediamo giustizia per questo gesto orribile. In tutte le guerre conosciute nella storia del mondo, le donne sono state utilizzate come bottino di guerra. Oggi in Irak le donne continuano ad essere vendute nei mercati della schiavitù sessuale. L’ immagine delle donne curde trainate a terra dai carri armati turchi e i loro corpi esposti nudi nei media sono ancora attuali.
La mentalità conservatrice e patriarcale non sopporta l’ ideologia della liberazione delle donne, che appartiene ai valori dell’ umanità. Le atrocità inflitte a Keveser Elturk sono la rappresentazione della mentalità maschile degli anni ’90 che si ripropone oggi. L’ etica del disonore si concretizza con la complicità fra AKP e daesh. La  cultura dello stupro che ha messo in atto il femminicidio  di Ekin Van è la conseguenza  della continua guerra nei confronti del diritto alla legittima difesa delle donne curde,  oggi simbolo della resistenza delle donne di tutto il mondo. Come movimento delle donne curde e associazioni di donne curde ci uniamo e sosteniamo questo appello del KJA,  e denunciamo questa politica incosciente e disumana portata avanti dalla polizia dell’ AKP contro le donne. Di conseguenza resistiamo contro la mentalità dell’'AKP, come i combattenti YPG hanno sconfitto il califfato di daesh.
Lanciamo un appello all’ opinione pubblica, alle organizzazioni dei diritti umani, alle femministe a tutte le associazioni sensibili a questa situazione ad essere solidali alla nostra causa e ad unirsi nella lotta contro questa guerra e femminicidio messo in atto dall’ AKP.
Riscriviamo la storia, costruiamo insieme il  confederalismo democratico, rafforziamo la nostra autodifesa contro la mentalità patriarcale.


Parigi 19/08/2015
ORGANIZZAZIONE FIRMATARIE
TJK-E- Europa; Le Assemblee Popolari delle Donne Curde in Europa; IRKWM-Europa; CENI- Germania; IFWF-Olanda; UTAMARA-Germania; Fondazione Roj Women- UK; Fondazione Helin; ....
L'MFPR sostiene la condanna dell'esecuzione di Ekin Van. Denunciamo con forza lo Stato fascista turco vero responsabile di questa orrenda tortura e uccisione, con il criminale Erdogan che punta ad una soluzione finale contro il popolo curdo per imporre la sua dittatura. Denunciamo l'appoggio al regime turco dell'imperialismo Usa e della Nato.
Questo massacro verso le donne combattenti si carica dell'atroce peso della violenza sessista. Con l'uccisione e lo scempio del corpo di Ekin Van si è voluto infierire sulla grande forza delle donne curde che "osano" portare avanti una sfida alla terra e  al cielo, combattendo insieme la politica fascista e la più dura mentalità patriarcale. Ma questo brutalità mostra nello stesso tempo la grande paura dello Stato, della polizia. Le combattenti curde hanno assunto un ruolo chiave nella lotta contro l'Isis e oggi sono in prima fila nella resistenza e nel combattere l'esercito turco.
Noi siamo al fianco delle combattenti che dicono: "oggi vogliamo prepararci alla vittoria con la forza e il morale che abbiamo ottenuto da queste donne. La gente ha bisogno di vedere la propria forza e di portare la guerra popolare rivoluzionaria alla vittoria".

Il 25 novembre 2014 alcune compagne del Movimento femminista proletario rivoluzionario fecero un sit in di protesta all'ambasciata e uffici della Turchia a Roma. 

Noi pensiamo che oggi onorare Ekin Van, sostenere la lotta delle combattenti curde e turche significa anche dall'Italia lottare contro l'imperialismo Usa (avanguardia di tutte le barbarie), il regime fascista turco e il nostro imperialismo complice.

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario - Italia

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