“Dovete tornare nelle case famiglia cui siete stati assegnati. Ognuno nella sua”. Sono stati minuti di fuoco quelli trascorsi questa mattina presso il centro di primissima accoglienza di Villa Spada, a Roma, nei pressi della stazione ferroviaria di Fidene, a nord della città. Tre ragazzini di 16 anni, di nazionalità egiziana, hanno tentato la fuga dalla struttura gestita dalla onlus Virtus Italia. Gli adolescenti, “tre casi molto problematici”, secondo gli assistenti sociali, si trovano nella Capitale ormai da un anno e sarebbero già fuggiti tre volte dai rispettivi centri di accoglienza per minori non accompagnati. Molto legati fra loro, richiamati all’ordine per l’ennesima volta, non volevano essere divisi di nuovo. Per questo motivo, all’arrivo della pattuglia della Polizia Locale che avrebbe dovuto riportarli a “casa”, hanno scatenato una vera e propria rivolta  gli agenti  hanno prima utilizzato lo spray al peperoncino e poi hanno riparato nel cortile dell’edificio, beccandosi il lancio di sedie, bastoni e altri oggetti contundenti, in attesa dei rinforzi inviati dal Comando generale. Momenti di tensione definitivamente sedati quando sono intervenute sul posto ben 11 volanti della Polizia di Stato. Attualmente, i tre ragazzi sono stati fermati e sono stati trasferiti presso il comando Spe di Ponte di  Nona
IL DRAMMA DEI MIGRANTI A VILLA SPADA
Va ovviamente spiegato che il centro di primissima accoglienza di via Annibale Maria Di Francia – che può ospitare massimo 30 persone – non è la classica struttura cui vengono assegnati i migranti in attesa dello status di rifugiati. Si tratta di una sorta di punto di smistamento che le autorità locali utilizzano per procedere alle identificazioni delle generalità autocertificate. In pratica, coloro che si sono dichiarati minorenni all’arrivo in Italia vengono inviati in questo centro, dove sotto il controllo della Polizia Locale e con l’ausilio delle associazioni si procede alle visite mediche e ai test per verificare l’età: all’accettazione della pratica, nel giro di una settimana, si passa alle case famiglia e ai centri di accoglienza per minori non accompagnati.
Secondo il report presentato dal commissario straordinario per le persone scomparse, Vittorio Piscitelli, sono 215 i minori stranieri scomparsi nel 2017, a fronte di oltre mille arrivi. In tutto ben 6.939 le persone scomparse nel Lazio dal 1974 al novembre del 2017, di queste, 4.150 sono minori. A Roma e provincia la maggior parte degli scomparsi: 6.909 di cui 3.333 minorenni: tra tutti 6.097 sono stranieri e 812 italiani.